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giovedì 31 maggio 2007

TT story

Prima di tutto iniziamo con la biografia dei Take That, per farli conoscere meglio a chi non li conosce e per far sognare chi invece i TT li conosce bene!!
Una storia, un sogno!

Nel 1990, Martin-Smith assemblava un gruppo di cinque ragazzi della classe operaia dal Nord-Ovest: Gary Barlow, un 19enne da Cheshire che aveva cantato e suonato l'organo nel circuito dei club del nord per cinque anni; Howard Donald, 21 anni, un carrozziere con qualche esperienza come modello e ballerino; Jason Orange, 19, un imbianchino e decoratore che aveva ballato in un programma TV intitolato The Hitman and Her; Mark Owen, 16, un ex modello bambino e una giovane promessa del Manchester United, e Robbie Williams, un giovane modello di 16 anni da Stoke on Trent.

Per i Take That non è stato un successo immediato: la stampa dedicata ai teenager aveva assunto un atteggiamento ambivalente nei loro confronti e dopo un'audizione per un'importante etichetta discografica nel 1992, la band aveva pubblicato tre singoli risultati dei flop, prima che la loro cover dei Tavares del 1975, il successo pop-disco It Only Takes A Minute raggiungesse la posizione #7 nella classifica. Seguirono poi A Million Love Songs, I Found Heaven e Could It Be Magic, una cover di Barry Manilow che i Chemical Brothers usarono per aprire i loro spettacoli nella semi-leggendaria e trendy moda dei rave di metà anni '90 all'Heavenly.

Per la fine del 1992, i Take That avevano generato isterismi in ogni angolo della Gran Bretagna, ed iniziato un regno durato quattro anni come i re del pop nazionale che, al momento dello scioglimento avvenuto nel 1996, si sarebbe tradotto nell'essere incoronati come il gruppo inglese di maggior successo dai tempi dei Beatles, con vendite d'oltre 25 milioni di dischi. Il loro album del 1993 Everything Changes ha sfornato quattro numeri uno nel Regno Unito - Pray, Relight My Fire, Babe e Everything Changes, e sparso il loro successo anche nel resto d'Europa.

L'album "Nobody Else" del 1995 ha poi lanciato la loro più grande hit, la meravigliosa "Back For Good" la quale è diventata un moderno standard in tutto il mondo, con 89 cover in praticamente ogni singolo genere musicale.
Questi erano tempi gloriosi, quando persino i membri della critica musicale più snob, presero ad apprezzare il pop perfetto dei TT.

Ma nella vita di una popstar ci sono anche momenti meno luminosi e Mark Owen racconta di un episodio emblematico della loro popolarità: "Ci stavamo dirigendo verso un albergo in Italia e la strada da entrambi i lati era piena zeppa di persone che inseguivano il nostro bus. C'era un bel po' di confusione, gente che correva in strada e urlava mentre noi giungevamo all'albergo sotto scorta della polizia. Quello, per me, riassume perfettamente il significato d'essere in una band, con tutti i viaggi intorno al mondo e le reazioni dei fans". Aggiunge poi che nella storia dei TT ci sono stati anche momenti surreali, come quando il gruppo si è ritrovato a prendere il tè con Lady Diana a Kensington Palace, o come quando, seduti sul divano della casa di Elton John, i ragazzi lanciavano richieste musicali al padrone di casa che le suonava puntualmente seduto al suo pianoforte.


Quello accaduto dopo è diventato uno degli episodi più raccontati nella storia del pop. Nell'estate del 1995 Robbie, che coltivava da tempo una certa frustrazione nei confronti della sua militanza nel gruppo, dopo aver partecipato ad una festa con gli Oasis a Glastonbury, decise di lasciare la band.

Gary, Mark, Howard e Jason continuarono come quartetto (collezionando nuovi successi con canzoni come "Sure" e "Never Forget")

prima di sciogliersi nel Febbraio 1996. L'annuncio ebbe un tale impatto da occupare le prime pagine dei giornali e i titoli di testa dei TG nazionali e spinse alla creazione di una linea d'emergenza per rispondere alle reazioni dei fans.


"Unfortunately the rumours are true, and How Deep Is Your Love is going to be our last single together and the Greatest Hits is going to be the last album and from today...... is no more....."
Gary Barlow, 13th February 1996

Lo scioglimento risultò traumatico anche per i membri dei Take That. Jason prese a viaggiare, ma Howard, Robbie, Mark e Gary si ritrovarono a farsi concorrenza a vicenda con i loro rispettivi dischi solisti, con il rapporto tra Gary e Robbie in particolare sempre più logoro.


Nonostante rimasero in contatto tra loro, i quattro andarono ognuno per la propria strada, affrontando gli alti e bassi, fino al 2004, quando la seconda metà della storia iniziò. Si parlava da un po' della pubblicazione di una raccolta di successi del gruppo e della realizzazione di un documentario, e per il 2005 tutti si erano messi d'accordo circa i contenuti del greatest hits. Poi, ansiosi d'evitare la creazione di uno di quei documentari di bassa qualità, con commentatori di fenomeni culturali che dicono fesserie, la band decise di farselo da soli. Mark Owen chiese a Robbie di partecipare e, con loro grande sorpresa, lui accettò, ma non con il resto della band.

Per l'autunno girarono il documentario e poi giunse il suggerimento di un promoter di rimettere insieme il gruppo per un tour. Si ritrovarono entusiasti all'idea di tornare insieme e quando, il 16 Novembre 2005, il documentario nominato al Rose D'Or raccolse ascolti nazionali pari a sette milioni di telespettatori, quell'idea prese forme reali. I biglietti per i concerti andarono in vendita il 2 Dicembre con tutte e 19 le date sold out nel giro di un'ora e dieci minuti; dovettero aggiungere cinque date negli stadi per venire incontro alla pressante richiesta. La band stessa rimase sorpresa da tanta calorosa accoglienza... meno frenetici di un tempo nelle coreografie e in generale più grandi e maturi, i concerti prevedevano una passeggiata tra il pubblico e un numero sui dieci comandamenti dell'essere in una boy band - più un ologramma di Robbie Williams, che appariva in Could It Be Magic. Critica e pubblico ha amato lo spettacolo, quindi l'idea di un nuovo album ha preso sempre più piede. Stavolta, però, con tutti e quattro i protagonisti ad un livello superiore in fatto di maturità musicale e personale, la fase di composizione delle canzoni non è stata gestita solo da Gary, ma divisa equamente tra lui e gli altri della band, Jason, Mark, Howard e alcuni collaboratori esterni. Il risultato finale è "Beautiful World" il fantastico album del ritorno.... provare per credere!

(biografia presa dal sito ufficiale italiano)

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